Scritto da: Cleonice Parisi

L'orizzonte dell'Aquila Grigia


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...mai scorta in nessuna, il movimento lento delle sue labbra lo aveva come ipnotizzato, l'avrebbe voluta stringere e baciare sino allo spasimo, ma un uomo, un re, non poteva lasciarsi andare alla passione se non era certo d'essere ricambiato. Sforzandosi allora nel fingere distacco disse: Sei molto bella!

La giovane sembrò delusa ed abbassò lo sguardo, Atropos sentì nascere nel cuore una profonda tenerezza, le prese il viso tra le mani e fissandola negli occhi disse: Potrei essere io, l'uomo degno d'amarti?

Un radioso sorriso illuminò Atina, la quale con una fermezza quasi innaturale o per lo meno inusuale per una fanciulla disse:

Tu sei l'unico uomo a cui concederò il mio amore. Il mio cuore porta impresso a fuoco, le lettere del tuo nome da sempre. Non farti ingannare dalle mie fattezze da bambina, osserva attraverso i miei occhi e riconoscerai la donna che da sempre cerchi. Allunga la mano e liberami da questa prigione, dona alla tua donna la libertà di poterti amare.

Atropos non aveva più dubbi quella donna lo desiderava con la stessa forza con cui lui voleva lei, la prese con passione baciandola. Atina non aveva esperienze nel gioco dell'amore, ma ora ogni movimento del suo corpo era ... [segue »]

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    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    Primo premio per la narrativa al concorso Padrer Willi 2005 - Torino

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