Il presepe
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...poi... Maddalena avrebbe avuto i fichi secchi e i mandarini; un anno aveva avuto perfino un pezzo di cioccolata, ma "ora - diceva suo padre - c'è la guerra... sono tempi duri... ".
La sera in cui facevano il presepe, il pastore tornava al trullo portando un ramo di pino e lo metteva sui personaggi a mò di capanna... come migliorava l'aspetto della modesta abitazione con la presenza del presepe!
Nel cuore di Maddalena si accendeva un piccolo fuoco, molto più caldo di quello magro del focolare che, a stento, combatteva col freddo esterno, specie nelle notti di tramontana forte che riusciva a insinuarsi da inattese fessure, quando le pietre antiche, col poco calore interno, non riuscivano a riparare granché la famigliola dal gelo e mani e piedi della bambina dolevano e si gonfiavano per i geloni.
Invece, col presepe, tutta la stanzetta sembrava risplendere, la piccola si sentiva al sicuro, come se fosse molto ricca e fortunata.
Non si stancava mai di guardare quelle statuine vibranti di colori decisi, l'azzurro del manto di Maria, il marrone della veste di Giuseppe, il verde del corsetto del pastore... si lasciava trasportare dalla fantasia, Maddalena, e anche lei era lì, vicino a quei ... [segue »]
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