Il presepe
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...personaggi di gesso che aspettavano Gesù Bambino ed erano felici di quell'attesa, come si vedeva dai loro volti sereni, e non avevano bisogno di niente altro, senza fame, né sete, né freddo, né sonno.
Erano lì, paghi di attendere, sicuramente felici.
Maddalena trascorreva accanto al presepe le ore della sera, qualche volta, pur timorosa di un rimprovero, toccava leggermente una delle statuine, quasi ad assicurarsi che fossero vere, che fossero là... E subito la voce della mamma:
-Lena! 'Ca non sò chiacchiaridd'... ccù chiss'nun's sciucà... 's'rrompno!
E subito la manina si ritraeva, ma gli occhi restavano, sognanti, incollati a quel piccolo mondo.
Quell'anno, purtroppo, successe una disgrazia: non fu chiaro se a causa delle scintille dalla legna del focolare, oppure se fu un fulmine caduto proprio sul trullo in quella notte furibonda di temporale, certo che la bambina si svegliò mentre le forti mani del padre la prendevano, sollevandola via dal lettino e quasi non poteva respirare per il fumo acre e fitto che le riempiva i polmoni; poi la sensazione dell'aria aperta, gelida, ma libera e pulita, poter tirare di nuovo il fiato, e poi, ancora, i forti singhiozzi della mamma e lo sguardo disperato del padre, allora lei si voltò,... [segue »]
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