Il presepe
Scegli la pagina:
...era bruciato, non c'era più... non c'era più la sua casa e il presepe...
Di nuovo quel dolore nel petto, quella voglia di sparire, di scivolare via...
- Maddalena? Lena! Lena mia! Finalmente! - la voce del babbo era così tenera, così affettuosa e forte, che la bambina provò improvvisamente la voglia di aggrapparvisi, di restare... aprì gli occhi e lo vide, chino su di lei, con gli occhi scintillanti di tenerezza e di gioia:
- Finalmente! Piccenn'mè che paura, che paura ci hai fatto pigliare! Mamma e io siamo stati sempre qua, ma tu... e ora sì turnata, sì turnata... Marì'!? Lena è tornata! Fanc'v'dè'u piccinn'! Lena, guarda! Lena!
È arr'vat'u piccinn! Tiine'nu fratell'mò!
E Lena, con gli occhi spalancati di meraviglia vide che sua madre, nel vecchio scialle azzurro, stringeva al petto un bambino bellissimo e la panciona non c'era più.
Il babbo, infagottato nel vecchio cappotto marrone aveva gli occhi umidi per la gioia, c'era una mucca in fondo ( " I vicini... ci dà il latte, la mamma ne'tene bbisogno... ") era suo il campanaccio che tintinnava ogni tanto, e perfino Bardo, il vecchio asino, si era salvato dall'incendio e stava là.
- Il trullo lo dobbiamo ripulire, Maddalè',... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti