Scritto da: Cleonice Parisi

Non sputare in cielo, che in faccia ti viene


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...e sole, attraverso la ragione e il cuore.

Tornando alle diversità che a dire il vero non ho mai concepito, tipo non ho mai considerato diversi i maschi dalle femmine. Ricordo che ero piccola quando mi chiedevo perché dopo cena io e mamma dovevamo sparecchiare e i maschi no?

Papà mi aveva sempre chiamata principessa, ma se ero una principessa perché dovevo sparecchiare solo io, questa cosa non mi sembrava giusta.

Fai alzare anche Carlo e Lino.

Urlavo mal disposta indicando i miei fratelli.

Devi farlo tu sei femmina.

Diceva papà rigido.

Noooo! Lo devono fare anche loro!

Per questo motivo ero sempre imbronciata a fine pasto, inoltre papà aveva la così detta "deformazione professionale", o perlomeno così la definiva mamma, se lui aveva finito di mangiare voleva che immediatamente la tavola fosse liberata, e se noi eravamo più lente nel mangiare, dovevamo affrettarci a finire.

Che sciocchezze inutili e fastidiose che rendono solo il malumore, ma papà non faceva altro che proiettare in una famiglia "moderna" le abitudini antiche della sua famiglia natale, dove la mamma era "la regina di casa".
Ma io sta cosa della regina che di casa che in realtà era la schiava di tutti, non l'ho mai ... [segue »]

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