Cominciò con un numero sbagliato
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...nel soggiorno con le tazze fumanti tra le mani - allora mi stava dicendo che lei cerca suo padre da tantissimo tempo".
"Già è così – proseguì lei – io vivo con mia madre e i miei nonni. Da piccola, quando chiedevo loro di mio padre, mi dicevano che era morto. Poi, ho capito che non poteva essere così e ho deciso di trovarlo. In una delle tante ricerche, ho ritrovato questo indirizzo. Desidero tanto conoscerlo, potergli parlare ma allo stesso tempo, la cosa mi fa paura. Tuttavia penso che l'indirizzo che ho trovato non è esatto. Mi scusi ancora per l'altra notte e per averle rubato il suo tempo libero". E fece per alzarsi.
"No aspetti – Jack la afferrò per un braccio – mi è venuta un'idea. Se lei ha questo indirizzo, un motivo ci sarà."
All'improvviso si ricordò di una persona, un suo amico; poteva essere lui il padre di Tania?
"Senta Tania – continuò – io ho comprato questa casa sei anni fa. Ogni tanto sento ancora il precedente proprietario, forse potrebbe essere lui suo padre. A proposito conosce il suo nome?" Le chiese.
"Si – rispose Tania – Giorgio, ma non conosco il cognome purtroppo."
"Non ... [segue »]
Composto giovedì 3 settembre 2009
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