In Viaggio
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...fossi uno di famiglia.
Ma la galleria e tutto quello venuto dopo, l'aveva scavato al punto da sembrare un ghigno. Al punto da renderlo grottesco.
L'uscita, eccola finalmente. Fra poco più di 10 minuti sarò a casa. La piccola rampa, in salita, mi ricorda spesso il modo in cui approccio tutte le persone che amo. Lentamente e con fare goffo. Non sono abituato ai rapporti umani. Non mi sono ancora abituato a me stesso, perché dovrei abituarmi agli altri?
Scendo dalla rampa e mi sento sollevato. Come quando da bambino mia madre mi faceva trovare il budino fatto in casa. O come quando, inconsapevole delle mie marachelle, si stringeva a me regalandomi il vero amore. Quell'amore che solo una madre può dare a suo figlio. Quell'amore che mille altre volte quel figlio ricercherà in altre donne.
Passo sul ponte. Sospeso a mezz'aria, parodia del mio stato attuale. Sospeso. Sospeso da ogni cognizione logica o matematica. Sospeso da ogni semplice chimica. Sospeso fra due baratri che mi respingono: l'amore e la vita.
I fumi delle ciminiere che incontro per la strada mi divertono. Creano forme e dipingono il cielo di un colore diverso. Per quanto nocivo, per quanto brutto, mi rendo conto ... [segue »]
Composto lunedì 15 novembre 2010
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