A mio nonno
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...gli attori della mia infanzia hanno raggiunto il loro meritato paradiso, la mia battaglia più dura è stata quella i conservare sino in fondo il ricordo del mio meraviglioso castello. Contro tutto e tutti, al fianco di coloro che come me, amavano addormentarsi ai piedi di quella figura stagliata nel buio, ho difeso quello che non capivo, ho fatto in modo che il tempo aiutasse chi era genitore ad ascoltare il figlio e con loro oggi ritorno.
Perdonatemi se riapro le cicatrici terribili della vostra, di infanzia, perdonatemi se per tanto tempo non ho mai compreso quanto siate stati protagonisti imberbi ed ingenui di quella splendida favola che amavo sentirmi raccontare. Oggi mi guardo intorno e sembra nulla sia diverso. Il casolare è sempre là, sulla collina, con le sue pietre sporgenti e l'aia non più tanto grande, con le distese di grano e gli ulivi e i peschi e tanto altro che stento a riconoscere. E dentro. Dentro ci sono i migliori anni della mia vita, quelli dell'incoscienza e del gioco. Ed alle pareti enormi cornici piene di scolorite foto tendenti al brunito, e dentro di esse figure impettite continuano, come allora, a fissarmi compiaciute, come volessero darmi dolci ... [segue »]
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