Guardando oltre la pelle
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...trovare uno strato più o meno morbido a seconda dei colpi che può aver subito, che la possano aver portata ad assottigliare il suo rivestimento interno di sopportozione e adattamento, che spesso si trasforma in un tessuto rigido di diffidenza e sospetto. Anche l'anima sotto la pelle, ha la sua muscolatura, anch'essa più o meno sviluppata, a seconda dell'allenamento a cui la sottoponiamo ogni giorno, se decidiamo o meno di vivere, amare, coltivare interessi o passioni, che portano a un suo sviluppo o a una sua lenta atrofia. Anche lei, in ogni momento della nostra esistenza può subire un intervento chirurgico. Non c'è niente di diverso da qualunque operazione che facciamo sul nostro corpo, di quando facciamo entrare qualcuno nel nostro mondo, quando lo accogliamo nel nostro universo, quando lo mettiamo a conoscenza dei nostri dubbi, problemi, ansie, dolori, perplessità, sogni e desideri. Quando con un altro bisturi, più piccolo e sottile, incidiamo un altra pelle, proprio quella dell'anima, mostrando il nostro interno, introvabile in qualsiasi trattato di anatomia, perché non ne esiste uno uguale all'altro. Per questo è molto difficile, capire gli altri e capirsi, sondare il nostro io o quello di un altra persona. Quando lo facciamo su ... [segue »]
Composto mercoledì 24 novembre 2010
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