Guardando oltre la pelle

...meritava o a chi non sapeva questa lama, per poter entrare a scoprire la tua interiorità, facendone un uso sbagliato o addirittura dannoso per te. Riparare questi danni è ancora più difficile, sia per il chirurgo noi stessi, che spesso, diventa un sanguinario che continua a incidere la ferita già esistente, cercando un dolore più grande da sopportare, sia per gli altri chirurghi, perché non riusciranno mai a trovare il bisturi, chiave di accesso a noi, poiché lo avremo ben nascosto alla visuale di chiunque, per paura o nel timore, di nuovi interventi sbagliati o di trovare nuovamente operatori incapaci. Anche l'anima, così, avendo le sue ferite più o meno sanguinanti, più o meno profonde, più o meno recenti, andrà incontro allo stesso destino della nostra pelle. Prima o poi si chiuderanno ed andranno a formare una cicatrice. Solo una cosa rende diverse le due pelli, ed è che le cicatrici del corpo sono comunque visibili, sia agli altri che a noi stessi, mentre quelle dell'anima hanno un unico e attento osservatore, che può anche permettere a qualcun altro la sua visione, ma lo concede raramente e con notevole sforzo. Quante cicatrici, visibili e non, portiamo sul nostro corpo, che ... [segue »]