Senza Apparente Motivo
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...ti feriscono l'anima, mi dava notizia di un generale, o forse un colonnello delle ss che lo aveva preso in amicizia e portato a lavorare nella sua tenuta, mentre aspettava di essere lavato, non riuscì a vincere la tentazione di riempirsi la bocca di patate rubandole ai conigli, che indifferenti lo consideravano dalle loro gabbie; mangiò talmente in fretta da correre il rischio di soffocare. Ripulito e vestito, fu portato in cucina, dove altri sventurati come lui, gli offrirono ogni ben di Dio, con lo stomaco chiuso per lo sforzo, l'emozione e le patate, non trovò di meglio che aprirsi a gocce di pianto, gli correvano giù numerose dagli occhi, anche nel raccontarmelo. Ero un bambino e restavo affascinato, quasi invidioso, soltanto molti anni dopo, sono riuscito a cogliere la sofferenza in quelle parole, la disperazione in quegli occhi, ma era troppo tardi. Mio padre, morto quasi sei anni fa, ha lottato contro tutti, ha sconfitto anche i mulini a vento, ma non il cancro che l'ha straziato. È morto dandomi l'ultimo bacio, affermandomi ancora quanto mi amava, con le lacrime agli occhi, non dimenticherò più quello sguardo pregante. Mio padre che ha incontrato il coraggio e non è riuscito ... [segue »]
Composto mercoledì 25 maggio 2011
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