Senza Apparente Motivo
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...a chiedergli niente, ma forse non c'era niente da chiedere. Credere o non credere, certo chi dovrebbe aiutarci a farlo, si guarda bene dal meritarsi il paradiso. Perdonami se non ti farò leggere quel racconto, tanto non credo sia molto diverso da questo, chissà, forse è questo il racconto che avrei voluto scrivere, forse è questo il racconto che avrei voluto far leggere a mio padre. Mio padre, oltre a delle favole mi leggeva "Lettere dal carcere" di Antonio Gramsci. Scusa, ma ottobre è un mese particolare, il sole ha appena smesso gli abiti estivi, ma è ancora troppo caldo per sentirsi addosso l'autunno, non ci sono le nebbie che avvolgono la campagna in quell'involucro impalpabile, quel grigio contenitore che ti inghiotte mentre passeggi e ti protegge dagli sguardi curiosi. Lunghi silenzi, interrotti soltanto dal rumore dei tuoi pensieri, ciò che serve a chi cerca nei ricordi risposte che non potrà mai trovare, per chi scrive racconti illudendosi di poter correggere la realtà. La voce del comandante annuncia che stiamo atterrando, l'aereo ritrova per incanto la sua stabilità, come i passeggeri, la paura è dimenticata, tra qualche minuto saremo tutti indaffarati a rincorrere il nulla. La pioggia continua a cedere ... [segue »]
Composto mercoledì 25 maggio 2011
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