L'odore del vino
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...casa erano severamente sbarrate nella convinzione che nessuno avrebbe osato violare quello spazio di pace. Francesco fece un giro completo dell'abitazione scovando una crepa profonda che lacerava in due il muro ed entrò.
All'improvviso un odore penetrò in lui, lo inebriò, gli fece esalare tanti piccoli respiri. Era un qualcosa di freddo, intenso e profumato che lo fece gettare nel passato, accolto in quella vita di bellezza e amore che oramai non gli apparteneva più. Quell'odore era l'odore del vino.
Francesco s'accosciò a terra ferito da quella scheggia d'esistenza passata che lo impazziva. Lunghe tracce di sudore segnavano i contorni di quel corpo travagliato da un altro conflitto. Quel luogo, quegli odori, quelle sensazioni lo accompagnavano lungo la strada dei ricordi, lungo l'esistenza giovanile passata accanto al padre che ogni mattina s'alzava all'alba, prendendolo con sé, per raggiungere la natura e soprattutto le vigne coccolate ed amate quasi fossero delle creature delicate.
Quel padre ucciso dalla guerra, quel padre che aveva regalato la vita al destino quel padre che ora lui piangeva.
Tra le lacrime di sudore si avvicinò ad un tavolo dove perfettamente allineate come un plotone d'esecuzione c'erano alcune bottiglie luccicanti di vino.
Quel luogo sembrava immobile, escluso ... [segue »]
Composto mercoledì 5 maggio 2010
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