L'odore del vino
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...da quel tempo devastato da morte e sangue, ed immune ancora dalla pazzia umana, pareva vivere un periodo chiuso all'esterno e alle sofferenze.
Il giovane prese una bottiglia, la pulì dalla polvere e la fece cullare dalla debole luce del sole mentre con le labbra cercava di rubarne l'essenza e con le mani accarezzava quella piacevole ebbrezza.
Aprì quella forma affascinante di vetro oramai impaziente di assaggiarne il contenuto, guidato da una forza sconosciuta prese un calice e si versò il liquido ambrato.
Bevve dapprima velocemente poi sempre più lentamente quella corrente fresca che avvolse tutte le sue membra facendole tremare per una fugace eternità. Si sentì crollare al suolo ma la caduta fu soffice e piacevole.
Avrebbe voluto appartenere per sempre a quello spazio escluso dal mondo e aperto ad ogni forma di tranquillo piacere, sentiva il suo cuore galleggiare in un mare pacificato con sé stesso.
Si sentiva addormentato di un sonno allietante mentre la bellezza del godere aveva ammantato ogni forma di vita rendendo il mondo parte di una felicità divina.
Si alzò per un attimo in piedi e i suoi occhi incrociarono quelli del padre Umberto colmi di una strana materia che non riusciva a decifrare,... [segue »]
Composto mercoledì 5 maggio 2010
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