L'eterno bambino
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Non sto dormendo, non sono nemmeno certo dell'incoscienza della mia mente forse è solo un altro terrificante incubo regalato dall'ombra di Morfeo, invece di questi strani lamenti che continuo a udire, reali e talmente angoscianti che non riesco più a riaddormentarmi. Questi gemiti sono troppo familiari, mi sembra di averli già ascoltati, ripetute volte nella mia vita, non costituiscono soltanto il pianto di un bambino, ma un lungo susseguirsi di strazianti singhiozzi di una giovane anima chiaramente in pena. Devo per forza scoprire la fonte di questa pura sofferenza mi alzo dal mio sfatto giaciglio, non ho nessuna intenzione di lasciare soffrire un innocente bambino. No! Non posso fregarmene, devo cercare d'allievare la sua pietosa disperazione. Non ho bisogno di spostarmi molto, trovo quella piccola creatura rannicchiata sul pavimento di un'adiacente stanza, tutta dipinta di nero. In quel locale privo di finestre, completamente spoglio di qualsiasi simbolo d'umanità, vedo un bambino impaurito, un angelo caduto dal paradiso che si copre gli occhi con entrambi le mani, non vuole mostrarmi la sua vergogna per le copiose lacrime che stanno colando da suo dolce viso. Vedendolo in quel triste stato, il suo pianto mi contagia, con difficoltà trattengo anche le mie lacrime,... [segue »]
Composto lunedì 12 agosto 2013
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