La settimana scorsa si è chiuso un portone enorme non indifferente. Forse l'ho fatto nel modo sbagliato e nel momento sbagliato. Forse c'è ancora qualche crepa aperta, che cercherò di stuccare e sprangare al più presto. Forse a volte bisogna fare le cose non perché le senti ma perché sono giuste. Forse si aprono delle piccole porticine momentanee proprio per aiutarti a chiudere quelle porte grandi sbagliate, perché altrimenti da sola non ci saresti riuscita. Forse certe persone e certi momenti, per sbagliati che siano anch'essi, arrivano per aiutarti a prendere decisioni che altrimenti non avresti preso. Non ti porteranno comunque a nulla, ma almeno ti allontanano da qualcosa che ti porti dietro e dentro da troppo tempo. È iniziato tutto venerdì scorso ed è stato un susseguirsi di eventi inaspettati che ho vissuto istintivamente, senza pensare al poi, ai perché. In fondo pensare troppo, spesso non porta a niente e fare qualche cazzate qualche volta va bene. In fondo è stata una bella settimana, intensa, piena e dolce. Ora se ne apre un'altra e mi auguro che sia altrettanto bella e inaspettata. Spero di continuare ad avere la forza di tenere chiusa quella porta, anche se già ieri qualcuno ha cercato di riaprirla. Mi auguro che, se proprio una porta dev'essere sfondata, sia quella piccolina e piena di novità... perché alla fine da quella porticina sono entrate delle emozioni che già più di una volta mi hanno spinto ad abbandonare la vecchia strada per una nuova, qualsiasi essa sia. Non sarà questa la mia strada, ma almeno mi porta lontano da ciò che sicuramente non è giusto per me.
Composto lunedì 1 luglio 2013
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