Premeditazione
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...era la camera 920, Lei era sdraiata su un lettino flessibile, intenta ad adorare il suo sesso aperto, nella vaga idea di poter essere presa subito, lui si sentiva crescere e non resisteva alla visione delle sue labbra incrinate al piacere, scivolò su di lei cosparsa d'olio, la pelle si rincorreva tra l'odore del sesso e la percezione di un orgasmo.
Lei vide lui preso all'inverosimile e piacevolmente sconvolto dal suo seno perfettamente tenuto e dai capezzoli inturgiditi, li aggredì e li morse, facendo gemere lei nella camera insonorizzata, quella musica, quella pelle e quel suo culo che reclamava desiderio di liquido caldo piacere, forse lui non era al corrente neppure per un attimo di cosa succedeva, ma lei glielo mostro, ne divarico i glutei e glielo fece vedere, a lui non rimase che entrare con piccola cautela, ma fu li che lei spingendo ad ingoiarlo tra le natiche, lo fece sparire nel desiderio.
Odore di sesso che pareva non finire, mescolato alla tequila e alle grida di interminabili orgasmi, era il contorno per un sano tradimento, lui la guardò negli occhi spesso e spesse volte vennero insieme, solo alla fine lui col respiro corto disse grazie Simona.
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