Così beffai la morte con una fetta di torta
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Sentì il cuore scartare di colpo e poi accelerare brutalmente e un dolore lancinante attraversargli il petto come una pugnalata. Capì subito che si trattava d'un infarto e chissà perché gli venne in mente la torta, sì, proprio la torta che sua moglie aveva preparato e quella fetta che adesso riposava lì accanto sul piattino pronta per lui. Il signor Gatti emise un rantolo perplesso scuotendo leggermente la testa; uno sta per crepare e cosa ti va a pensare? Alla torta. Allungò la mano verso quella fetta; solo cinque minuti, pregò con tutta la disperazione di cui era capace, solamente cinque minuti vi prego, solo il tempo per un ultimo assaggio. Fu allora che la morte si girò "Ma che storia è mai questa!" fece indispettita. Dico, tutti quanti schiantano terrorizzati chiedendo un altro po' di tempo per i figli, l'amante, la moglie, la mamma, i nonni, e poi i soldi. Ah per i soldi è uno spettacolo, nessuno che vuole lasciarli; oppure la casa, certi si aggrappano perfino alle mattonelle, le unghie conficcate tra una scanalatura e l'altra, vorrebbero portarsela con sé, mobili compresi. Ma per una fetta di torta poi! Non le era mai capitato. Che banalità. Chi ... [segue »]
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