Perché sono diventata scrittrice

Ci sono molti motivi per cui una persona decide di diventare quello che è.
Il mio, deduco sia perché a Selvino mi addormentavo nella camera delle bimbe piccole e avevo l'opportunità di ascoltare le favole. L'educatrice era una donna dolce non bellissima, di età avanzata. Aveva i capelli neri mossi lunghi fino alle spalle, i baffi e qualche pelo sotto il mento che non strappava mai; degli abbondanti seni che danno un so ché di materno e rassicurante. I seni ricordano la maternità e danno un proseguo a quello che è la propria identità infantile. Restituiscono fiducia e ricambiano affetto che si costruisce con continuità. La signorina Mariuccia era materna e leggeva benissimo. Sicuramente per la grande educazione che aveva e i modi gentili, doveva essere anche insegnante.
Aveva un libro bellissimo. Vi erano dentro Fate, gnomi lavoratori, principesse bellissime e streghe cattive che non avevano la meglio. Cucine grandi dove si spennavano capponi dal sapore invitante, giardini fioriti e sedie parlanti. Un mondo fantastico dove potevo avere accesso solo per poco. Una magia anche questa. Una fata, la mia Mariuccia mi dava il permesso di colorare i miei sogni e di lasciarmi cullare dall'assenza del tutto beata. Passava un ... [segue »]

Francesca Genna

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