Lo sguardo di chi resta...
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LO sguardo di chi resta...
Giulia è fuggita. Ormai sono trascorsi tre anni da quando ha lasciato la famiglia e gli affetti sulla banchina della stazione dei treni, lasciando anche me ad aspettarla. Se n'è andata senza voltarsi indietro nemmeno una volta. Testa alta e passo deciso, convinta che quella fosse l'unica soluzione al suo malessere. Ha lasciato Malo, il piccolo paese che ci ha viste crescere insieme, perché ha sempre ripetuto che un giorno l'avrebbe fatto. Ed il grande dolore le ha fornito il pretesto.
Quel giorno di primavera in cui è partita, aveva con sé soltanto una valigia senza ricordi, un biglietto del treno stretto nella mano ed i pochi sogni sopravvissuti nel cuore. Ci ha abbandonati per ricominciare senza un passato devastato, libera dalle voci dei rimpianti.
L'ho vista andare via e di quel giorno rammento soltanto la curva sconsolata delle sue spalle allontanarsi da tutti noi che non condividevamo le sue ragioni.
La prima meta è stata Milano. Si è iscritta ad un corso di fotografia, poiché il suo desiderio era quello di fermare il mondo in istantanei quadri di luce. Qualche mese dopo, ha iniziato a lavorare per una piccola casa editrice specializzata nella creazione ... [segue »]
dal libro "La donna. Vista da lei e vista da lui" di
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