Uno Sconosciuto
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...parlare, si strige contro la mamma e sta li ferma immobile. Il babbo finalmente si fa vedere, osserva e con tono imperioso la invita ad andare in camera sua. Con ancora il terrore nella mente, lei dice di no, che ha paura, il babbo forse convinto da possibili incubi infantili cede alla richiesta e spegne la luce del comodino. Il giorno illumina la camera di pensieri tetri, non vuole alzarsi, il caldo rifugio la trattiene e il pensiero di rivedere lo zio la terrorizza. Sul diario solo una poesia bagnata dalle lacrime che riprendono a sgorgare nel ricordo. Un segreto da dimenticare
Ricordo ancora
Quelle carezze che sembravano
D'affetto, quella figura adulta.
Quelle mani sudate
quella voce sussurrante,
parole d'amore, affettuose
Mentre nel buio scendevano
sotto le coperte
le mani accarezzando
in modo violento
quel corpo innocente.
Strappando dal mio corpo
un grido d'aiuto.
Che nessuno ha udito
o voluto udire.
Quando la vergogna
fa da omertà.
E quel sonno diventa incubo
Le carezze le ripugni
E speri che sia stato un brutto sogno.
Che domani qualcuno ti aiuterà
Invece tutto resta un segreto da dimenticare.
L'imbarazzo è tanto, la paura ancor di più, evita lo sguardo di zio Danilo mentre lui la guarda con la stessa voglia malata. Sale in camera a piangere la ... [segue »]
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