Uno Sconosciuto
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...lacrime sembrano non finire. La mamma sale mentre trova Silvia fra le lacrime in preda al terrore e alla disperazione. La mamma riesce a farsi raccontare l'accaduto. La reazione è terribile non crede a una sola parola. Non può che essere una bugia, la fantasia di una bambina. La disperazione di Silvia è talmente grande che non può evitare di tenerne conto. L'abbraccia la consola poi la intimidisce: non parlare. Non può, né deve dirlo al papà. Non deve raccontarlo a nessuno, non può ne deve farlo. L'omertà è di rito quando la verità è troppo cruda e scandalosa da raccontare. Il silenzio conta più del dolore. Lo zio parte, il dolore resta dentro dipingendo di nero i suoi sogni trasformandoli in incubi, il bacio non ha la stessa innocenza. Silvia non sogna né immagina più la prima volta, essa è solo dolore, disperazione e angoscia. Anche Paolo si tramuta in qualcuno che può farle del male. Forse solo il tempo riuscirà a regalarle un po' di pace, il tempo darà sollievo ma non guarirà mai quella ferita. Le avevano detto di non fidarsi degli sconosciuti, ma nessuno le ha detto che il male spesso si insidia all'interno delle parti della casa, forse meglio sarebbe stato accettare una caramella da uno sconosciuto, avrebbe fatto meno male.
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