Scritto da: Dora Barzaghi

Storia di una notte

Capitolo: 1

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...ferro, non prova dolore, e lo sfida, sfida Dio e il suo buon nome, lo minaccia, lo avvisa, glielo urla.

- Perché lo fai? E tu dovresti chiamarti Dio? Tu dovresti conoscere l'amore, la misericordia e la giustizia? E dov'è finita la tua giustizia divina? Dove? Perché darmi la consapevolezza prima che accade se poi non mi dai la possibilità di salvarla? Perché ti diverti nel vedermi impazzire? Ma sappi, sappi che se oggi mia madre saluta questa vita, io saluterò te per sempre, e tu avrai la tua nemica più grande, dimostrerò al mondo che un Dio non esiste, o che se esiste, è un Dio troppo bastardo per credere in lui.
E mentre urla fino a perdere la voce, le macchine davanti a lei sfrecciano, ormai sono quasi le sei del mattino, l'ambulanza arriva, le indica la strada e le corre dietro.
Risale le scale di casa, corre, corre, corre, quel giorno non si fermerà mai, perché se si fosse fermata sarebbe impazzita, e quindi corse.
Composto martedì 25 agosto 2009

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    Scritto da: Dora Barzaghi
    Dedica:
    A mia madre, alla sua dolcezza, alla sua grande umanità, alla sua infinita sapienza...

    Dedicherò la mia tristezza
    ai tuoi dolci occhi.
    Darò alle tue mani
    le mie mani.
    Avrò sul mio corpo
    l'odore di te,
    sulle mie ciglia
    le tue lacrime,
    sulla mia faccia
    le tue carezze.
    E tu saprai di me

    Tiziana Festa
    5 Maggio 1960 - 28 Ottobre 2006

    Commenti

    2
    postato da , il
    è solo il semplice racconto del giorno in cui ho perso mia madre...
    1
    postato da Osvaldo Todesca, il
    accidenti,molto bella non ho parole,bravo.

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