La baia delle stelle
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...dei pesi sulla barca. Il pane nero dalla sessa scorza che piaceva tanto a sua madre e i limoni grandi come cedri preferiti dal padre. Angelo, da par suo, caricava qualche piccolo mobile restaurato da consegnare al cliente di turno. L'equipaggio si completava con l'assistenza tecnica di due cani meticci raccattati sulla spiaggia di Erchie: Totò e Peppino. Una romantica arca di Noè, dove anche la scia bianca lasciata dalla poppa della barca sembrava disegnare la forma di un cuore.
Prima parte
Giugno, una sera di domenica, una delle tante. Il caldo del giorno aveva estenuato le forze di Angelo ma ciononostante non riusciva a prendere sonno. Era semi sdraiato sul vecchio dondolo di ciliegio, con i piedi poggiati sul davanzale. "Stai attento alle ciabatte, toglile prima di sporgere le" zampe "sul muretto. Se cadono in strada, dopo diventa un'impresa ritrovarle", fu l'ultima raccomandazione di Anna prima di addormentarsi. Angelo rispose con un sorriso a quel richiamo materno. Non rispose per non svegliare la sua donna, conosceva i suoi tempi. Il sorriso rimase sul suo volto a conferma di quanto grande fosse quell'amore che provava e che ogni giorno dava segnali sempre più forti, veri. Alzò il suo sguardo al cielo,... [segue »]
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