La baia delle stelle
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...meno capiva. Poi, all'improvviso, una luce fioca, gli apparve in lontananza. Decise di avvicinarsi. Il mare si era tornato a quietare, sembrava avesse finito di svolgere un incarico che gli era stato prudentemente affidato. Oramai era vicino a quella luce. Una leggera duna di sabbia si presentò inaspettata, quasi a nascondere quello che Angelo avrebbe visto da lì a poco. Appena dietro, un fuoco morente, testimoniava la consumazione di un pasto frugale. Quattro grossi pali di legno, una tenda malandata, una baracca mentre il fumo attraversava l'aria fastidiosamente. All'improvvisò udì un rumore forte, tanto da intimorirlo. Pensò seriamente di aver commesso un'imprudenza nell'avvicinarsi a quel luogo e decise, allora, di allontanarsi. "Non temere" Il tono era rassicurante ma il timbro della voce lasciava intendere che appartenesse a un uomo grande e forte. "Chi sei?", chiese Angelo, con voce flebile. "Tu vieni da me e chiedi a me chi io sia?". I suoi capelli erano lunghi e biondi, resi aspri da ore di sole e di salsedine. Il suo volto scuro rendeva i suoi occhi azzurri come turchesi ancora più lucenti. Le rughe sul suo volto rendevano indefinibile la sua età. Le mani, grosse come macigni, dita lunghe e nere come ... [segue »]
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