La baia delle stelle

...il suo volto ma con unghie curate. L'uomo colse questa curiosità nell'espressione di Angelo e iniziò a ridere. "Dimmi, cosa ti meraviglia?", il suo tono era burbero ma stranamente amichevole. "Non capisco, tutto mi sembra così strano", rispose Angelo. L'uomo che fino a quel momento era rimasto seduto, si alzò lentamente. Era grande come una montagna. Angelo, istintivamente provò a indietreggiare. "Ti ho già detto che non devi avere alcuna paura. Anzi, avvicinati e siediti. Bevi qualcosa con me". Prese due consumati bicchieri appoggiati a una bottiglia senza alcuna etichetta. Il segno del tempo si leggeva continuamente in ogni particolare. Il suo lungo braccio infine si allungò, stringendo in una mano un bicchiere per il suo ospite. "Che cosa fai nella vita?", gli chiese. "Ho un piccolo negozio di roba antica" definirsi antiquario lo trovava eccessivo. "Una specie di antiquario?", l'ironia attenta dell'uomo iniziava simpatico. "Perché una specie?", chiese Angelo che, senza rendersene conto, stava iniziando a rispettare le regole di quello strano dialogo. "Che cos'è un antiquario?" Chiese l'uomo. "Uno che vende roba antica". "Una persona esperta, dunque". "Certamente". "E tu sei un esperto?" "Credi di sì" - "Lo credi o lo sei?", chiese con tono risoluto. "Lo credo".... [segue »]