Emanuele
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...un bacio sulle guance, invece no, gesti come quelli ora erano diventati rischiosi, eppure non volevo arrendermi alla dimensione asettica e distaccata a cui il virus ci stava costringendo. Mi balenò un'idea, cercai nella mia borsa il pacchetto di salviette igienizzanti che portavo con me, ne presi una e poi glielo porsi. Dopo aver deterso entrambi le nostre mani, allungai il mio braccio verso di lui, tenendolo completamente disteso, lo stesso fece lui, in questo modo i palmi delle nostre mani arrivarono a toccarsi, pur mantenendo una certa distanza tra noi. Guardai le mie mani appoggiarsi alle sue, sentii la necessità di sfiorare le sue dita, lunghe e sottili, ne percepii il contatto, il loro calore, dopo tutto quel tempo potevo sperimentare una dimensione tridimensionale di Emanuele. La sua presenza era stata fino a quel momento quasi spirituale, mi aveva supportata a distanza durante tutto il periodo della quarantena, la sua voce calda mi aveva fatto sentire meno sola, la sua attenzione nei miei confronti mi aveva donato entusiasmo nonostante i giorni complicati, fatti di apprensione, precarietà ed inquietudine. L'idea di poterlo incontrare alla fine dell'isolamento sociale mi aveva dato la forza per affrontare un giorno dopo l'altro con un ... [segue »]
Composto mercoledì 8 aprile 2020
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