Intime distanze
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...si siede su una panchina a guardare quella luce che l'attende. Si alza per raggiungerla perché solo Dio sa quanto lo vuole, ma ha le gambe di piombo.
Chiude gli occhi, mentre due grosse lacrime le rigano le guance. Poi inizia a camminare lungo la strada che porta alla piazzola di sosta dei taxi. Dalla finestra della camera d'albergo, Cristian sorride amaro perché ha capito:
- Ancora una volta hai deciso per tutti e due. Ho sempre saputo che eri tu quella forte. Ti ho sempre amata per questo.
Dopo aver ritirato l'ambito Premio Strega, Veronica è finalmente in treno. Ma quando alza lo sguardo per guardare fuori dal finestrino, scorge un uomo correre lungo la banchina della stazione.
Lei balza in piedi, scavalca il passeggero seduto al suo fianco, raggiunge la porta, si sporge ed urla quel nome con tutto il fiato che ha in gola:
- cris!
Lui si blocca sentendo la voce di lei. Torna indietro.
- Cosa fai qui?
- Hai un bel sorriso, Ica. Quello è rimasto sempre lo stesso. Non smettere mai di sfoggiarlo al mondo, anche quando sembra che esso ti venga contro.
Le appoggia le mani sui fianchi, li stringe, si guardano nel profondo delle loro ... [segue »]
dal libro "La vita che vorrei" di AA. VV.
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