...pozzo.
Le altre trattennero il fiato. Aveva fatto le domande che nessun'altra aveva osato pronunciare. Sembrava infatti che tutto il dolore che provavano nascesse dal centro di loro stesse, che tutta la delusione germogliasse dal nucleo, come una rosa scura. E dopo la risposta della poetessa la rosa cominciò a sbocciare, i petali ad aprirsi, Tutte le loro sofferenze non dette scesero come rugiada sulla stanza e il loro dolore si trasformò in profumo.
"Che nessun uomo sia il vostro padrone, finché gli uomini no sono sinceri con se stessi" disse. "E non lasciate nemmeno che a controllarvi sia una donna, fintanto che non avete imparato a fidarvi dei vostri desideri. Per quanto lealmente serviate questi padroni, alla fine vi tradiranno."
Il significato di queste parole sembrò colmare la stanza, riversarsi giù per i gradini della balconata, diffondersi in entrambi i cortili della casa del primo notabile. (...) Tutti sembravano stregati da quella voce color di rosa che fluttuava nell'aria. Tutti erano ebbri del vino delle parole della poetessa di Qazvin.
Dove aveva appreso quelle verità?, le domandarono le donne.
Disse loro che si limitava a ripetere ciò che loro stesse sapevano benissimo.
Ma chi le aveva insegnato a ... [segue »]