Il Destino è un Signore
Io le soffiavo nei capelli, sorridevo. Ogni volta che la vedevo, ogni volta che la guardavo. Soffiavo per muovere i suoi di capelli perché se il contatto fisico non poteva esserci, almeno qualche cosa di mio la toccava. E quando lei finalmente mi chiese perché soffiavo io le risposi, senza pensarci su un attimo: "Non posso toccarti, ma posso pur sempre farlo con un soffio".
Composto lunedì 20 maggio 2013
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