Mel... ci credeva ancora!
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...incollati tra di loro, due calamite, due poli opposti che si attraggono alla minima vicinanza, e nasce cos'come un gioco. Ma cos'è il gioco? Il gioco dovrebbe essere qualcosa di divertente, di ludico, lo dice stesso la parola, derivante appunto dal latino ludus, dovrebbe esser qualcosa in cui ci si testa, senza però soffrire, senza tristezze, senza contrasti eccessivi, ma quel gioco invece fa troppo male, ti da la piena gioia del vivere, ti illude che il mondo sia davvero come quello delle fiabe che ti raccontavano da bimba, e poi ti leva anche quel briciolo di coscienza che negli anni avevi sviluppato, ti ruba l'essenza e ti lascia lì, nudo corpo. E per spiegare quel gioco lei usava sempre quella frase, una delle tante che lei scritte sulle pagine di quel diario che l'accompagnava nei momenti peggiori della sua vita "Come Il Vento In Bufera Il Dolore Si Porta Via La Mia Essenza E Lascia Qui Accalcate A Forma Di Donna Le Mie Membra Inanimate... Sono Solo Un Apparenza... " Quello non è un gioco, quello è una sfida, la sfida più pericolosa della nostra vita, quella che ci può bruciare lasciandoci vivi, quella che ti prende dentro, e ... [segue »]
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