Mel... ci credeva ancora!
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...un brusco risveglio, le persiane semichiuse lasciano entrare la luce giusta per rendere l'atmosfera quasi fiabesca, e una coperta fresca la copre le gambe nude, è piena estate, fuori ci saranno 30 gradi all'ombra, nel suo letto però lei è serena, incosciente di tutto quello che c'è fuori e di quello che le accadrà. Suona il citofono, lei dorme sempre e comunque beata, la cameriera apre, la porta della sua stanza cigola appena e una luce troppo forte arriva in direzione dei suoi occhi, li stropiccia un po' e con voce di chi dorme –Che è successo? - Un sorriso suadente si illumina sul volto del nuovo entrato, lei lo riconosce subito, e ancora mezza addormentata, ma adesso sorridente lo saluta - Ciao Xa, buongiorno - -Buongiorno Mel - Era proprio lui Xa, il suo Alexander, quel ragazzo che l'aveva fatta uscire di testa, portava tra le mani una busta con dentro forse due graffe o due cornetti, e due caffè. Si alza poggiandosi alla spalliera, accende la luce della stanza - Vieni Xa siediti, e scusa le condizioni in cui sono ridotta ma stavo giusto sognando di cadere da un grattacielo - -Ah sogno tranquillo, ma da te cosa ... [segue »]
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