Paul Valéry
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Nell'ultimo ventennio del xix secolo si sviluppò in Francia, in pieno clima decadente, un movimento poetico che prese il nome di Simbolismo dopo la pubblicazione nel 1885 sulla rivista "xix Siècle" di un articolo in cui Jean Moréas definì simbolici i poeti che vi appartenevano. Fu lo stesso Moréas ad esporre, l'anno seguente, le idee del nuovo movimento in uno scritto, "Le Symbolisme", una sorta di "Manifesto" apparso sul "Supplément littéraire du Figaro" del 18 settembre 1886. Si legge tra l'altro: "... la poesia cerca di rivestire l'Idea di una forma sensibile che, ciononostante, non deve essere fine a se stessa, ma che tutta protesa a servire l'Idea, ne costituirà il complemento... il carattere peculiare dell'arte simbolica consiste nel non approdare alla concezione dell'Idea in sé. Così, in tale arte, gli aspetti della natura, le umane azioni, tutti i fenomeni concreti non si estrinsecano in se stessi: si tratta di apparenze sensibili, destinate ad esprimere le loro affinità esoteriche con le idee primordiali". 1) Una corrente artistico-letteraria in pieno contrasto con il positivismo e l'impressionismo, che rivendicò l'eredità di Baudelaire, e che dopo la citazione che ne fecero Verlaine in "Les Poètes maudits" e Huysmans in "a rebours", elesse a ... [segue »]
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