Lettera a Sofia
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Mia nobile Sofia,
il dialogo che con te condivisi qualche anno fa, riportato nel mio libro - Accenti d'amore e di sdegno -, avrei desiderato tanto oggi poterlo proseguire ancora, seduto di fronte a te, ma motivi di salute, purtroppo, mi impediscono il salutare incontro, che dà immediata vitalità alla mia mente, perché, fatta la domanda, la tua risposta è pronta. Non potendo fare altro, ti scrivo, esponendoti i miei pensieri e il mio progetto, nonché il mio patema a causa delle difficoltà, in tutti i settori della vita sociale, che tutti noi incontriamo quotidianamente per colpa di disonesti reggitori, che si arricchiscono da parassiti sulle sofferenze del debole popolo.
Anelo ad annientare con i miei poveri mezzi, la disperazione, mia cara Sofia, e gli atti insani conseguenti che l'uomo a forza commette a causa dell'incertezza di potersi guadagnare con il lavoro onesto e produttivo e col sudore un pezzo di pane e una casa.
Spero, inoltre, che l'uomo possa vivere in pace, con fratellanza, con onestà e con giustizia sociale nel rispetto di madre natura.
Io abito, come sai, in questa parte della terra chiamata Italia, della quale uomini d'illustre pensiero hanno ben descritto tutte le bellezze naturali ed ... [segue »]
Composto venerdì 21 dicembre 2012
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