Un'interminabile catena
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...che le miriadi d'interpossibilità e il lungo, lunghissimo volgere dei millenni e dei miliardi d'anni hanno "consentito" a che l'opera si realizzasse (da sola).
Gli uomini: esseri e basta... già.
Sembrerebbe semplice, e facile, la soluzione del dilemma.
A monte di entrambe le due macchine prese in esame abbiamo visto che c'è un essere pensante per i robot, che è appunto l'uomo, cioè noi (ma che l'alieno non vede) e forse (aggiungiamoci pure quest'avverbio nel rispetto degli scettici e dei miscredenti), per gli esseri umani e gli altri animali, un creatore che è impossibile descrivere e che tuttavia non c'è dato di escludere. Le prove ontologiche e i ragionamenti puramente speculari o teoretici li potrei includere solo in altro genere di osservazioni.
Da qui potrebbero dipartire anche congetture del tipo "scatole cinesi" (che è appunto il titolo di un articolo del mio libro "il grido d'allarme"), in cui potremmo supporre esseri infinitesimi ideati e "creati" da esseri "fattori"; i fattori ideati e "creati" a loro volta dai "superfattori"; i superfattori ideati e "creati" da iperfattori, e così via all'infinito.
- Sì - potreste giustamente dire - e al riguardo dell'inizio della trafila, e anche della sua fine, come la mettiamo?
Avreste ... [segue »]
Composto lunedì 4 novembre 1996
dal libro "Un bicchiere mezzo vuoto" di Tommaso Mazzoni
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