Vivere è morire
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...infermieri. È un uomo piuttosto malconcio e..., pensa l'ispettore, dovrebbe essere un artista. Le sue mani sono lunghe e sensibili. Aiutato da un sergente, è rialzato, sembra sotto shock, l'accompagnano barcollante all'auto della Polizia. In attesa di un suo sprazzo di lucidità per essere interrogato." Portatelo all'ambulanza, sta male ". Brusco. Due agenti intanto, erano tornati dalla perlustrazione e correvano trafelati verso l'ispettore portando un'arma da taglio che avevano trovato li accanto tra i cespugli. Un trincetto era sporco di sangue rappreso. L'ispettore da ordini di setacciare bene l'interno della capanna e dintorni in caso ci fossero altre prove, intanto l'ambulanza attende. Un frenetico andirivieni su e giù per la spiaggia, l'individuo era rinvenuto e tirandosi su con fatica dal lettino aveva chiesto dove si trovasse. I due infermieri lo afferrano e lo costringono a sedersi, si sente smarrito. Che cosa fa li? Pensa cercando nella sua mente.
Nel frattempo l'Ispettore era corso verso un'agente che a un centinaio di metri dal capanno, quasi nell'acqua aveva scorto una testa recisa di netto dal collo, con ancora negli occhi tanto terrore; la testa di una ragazza. Capelli lunghi, ancora nel freddo orrore della morte, Gli uomini e l'ispettore restano inorriditi; ... [segue »]
Composto martedì 19 marzo 1968
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