Floger
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...dei loro canti stonati e lamenti confusi e vari grugniti, davano una strana impressione, inoltre dai loro passi incerti e irregolari che, causavano lo scalpiccio, udito anche precedentemente; si poteva dedurre che fossero un gruppetto di ubriachi oppure di pazzi; nessuna ipotesi aveva senso, per cui un brivido di paura percorse la sua schiena e gli si gelò il sangue, stringendo con le mani il fucile.
Cosa stava accadendo in quella notte scura di luna nuova, attorno alla loro casa nella brughiera, a diverse centinaia di chilometri dal primo luogo abitato?
Forse era un sogno nel sogno, nulla era reale; doveva per forza essere così, altrimenti cosa potevano essere quei fantasmi che si addensavano lì fuori? Se non un sogno nel sogno?
Nooo, adesso una spiegazione si presentava alla sua mente in virtù di un ricordo, che però voleva ricacciare nel dimenticatoio a viva forza.
Solo una settimana addietro, un cronista di una rivista scientifica, affermava di aver assistito e fotografato una moltitudine di figure difformi, aggirarsi nei pressi di una strada poco frequentata; erano come morti che camminavano; cadaveri non completamente disfatti, i quali, come animati dalle forze degli inferi, invadevano la carreggiata della strada; erano morti viventi...!
Composto giovedì 22 ottobre 2009
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