Nell'oscurità
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-Non farlo! Sacrilegio! Urbi Et Orbi! -
Perentorio, Sofoclo ammonì la figlia. Marcella Dell'Otre, un cognome assai scomodo, lo squadrava carica di un odio generazionale che solo tra padri e figli può essere annoverato.
-Mi avevi promesso che con l'ottenimento della laurea avrei potuto... -
-Taci! In questa casa comando io e non ammetto repliche! -
Si sa d'altronde, la crisi economica aveva messo in ginocchio tre quarti del globo, già era un miracolo fare "la prima", figurarsi le repliche.
Ma Marcella Mica Mollava, Mentì, Ma Mollare Mai.
La madre intanto, gli occhi gonfi di lacrime napulitane, da dietro un paravento le faceva cenno di avvicinarsi.
Di soppiatto, sgattaiolando furtiva, si avvicinò all'oggetto da cui era partito il cenno. Dietro, ancora sgomenta, la mamma Eraclita sgambettava impaziente.
-Dimmi quanto... -
-Oh mamma, ma io... -
-Non ti devi... -
-Ti voglio un sacco... -
La notte stessa fuggì. Solo le stelle le erano testimoni.
La natura doveva fare il suo corso del resto, ed ormai affacciata alla tenera età di quarant'anni, Marcy, il vezzeggiativo era d'obbligo, avrebbe deflagrato tutta l'energia compressa in famiglia.
E sembrò facile agli inizi, ma dato che non tutte le ciambelle riescono col buco, tanto va la gatta al lardo e chi più ... [segue »]
Composto domenica 2 maggio 2010
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