L'anno del tempo pazzo
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La storia che vi racconterò è una storia del mio paese che si chiama Sompazzo ed è famoso per due specialità: le barbabietole e i bugiardi.
Il vecchio del paese, Nonno Celso, profetizzò che quell'anno il tempo sarebbe stato balordo. Disse che lo si poteva capire da tre segni: le folaghe che ogni anno passavano sopra il paese, erano passate, ma in treno. Il capostazione ne aveva visti due vagoni pieni; le ciliegie erano in ritardo: quelle che c'erano sugli alberi erano dell'anno prima; le ossa dei vecchi non facevano male. In compenso tutti i bambini avevano la gotta e le bambine i reumatismi.
Nonno Celso disse che ne avremmo viste di belle.
Bene, a febbraio era già primavera. Tutte le margherite spuntarono in una sola mattina. Si sentì un rumore come se si aprisse un gigantesco ombrello, ed eccole tutte al loro posto.
Dagli alberi cominciò a cadere il polline a mucchi. Tutto il paese starnutiva, e arrivò un'epidemia di allergie stranissime: ad alcuni si gonfiava il naso, ad altri spuntava una maniglia. La frutta maturava di colpo: ti addormentavi sotto un albero di mele acerbe e ti svegliavi coperto di marmellata.
Poi toccò alla pioggia dare i numeri.... [segue »]
dal libro "Il bar sotto il mare" di Stefano Benni
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