Racconti inseriti da Giuseppe Catalfamo

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Scritto da: Giuseppe Catalfamo

Notte d'estate... con la finestra aperta

Ore 3.48, odo in lontananza la voce di Gianni (era nascosto dietro la porta della camera) che con tono fra il perentorio e lo spaventato dice "Paola, Paola, svegliati e vieni subito qui".
Io che sono incapace di ragionare eseguo l'ordine come un automa, senza un perché, vado dietro la porta e... [continua a leggere »]
Composto mercoledì 12 agosto 2009
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    Scritto da: Giuseppe Catalfamo

    Parafrasando il plagio

    Ho dedicato la vita cercando un metodo,
    per fuggire alla faccia che ho stasera,
    quella della paura.
    Ho scandagliato le maniere del cuore,
    per eludere il viso che ho stasera,
    quello dei guai.
    Mai trovati modi né maniere
    per non soffrire il vedere dell'opportunismo.
    Solo desolata miniera di fiducia... [continua a leggere »]
    Composto lunedì 14 marzo 2011
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      Scritto da: Giuseppe Catalfamo

      Rotolino del Mar Ligure

      "Dio c'è?"... dalla strada un Triangolo annunciò un tonante "Presente!"... "Va beh, avanti un Altro".
      Prosopopeico come pochi licenzia l'analista che illazionava di credere più in Sé Stesso, intransigente non perdona nulla, piogge di zolfo, fuoco e diluvi... fossi in Lui, almeno per il parto... [continua a leggere »]
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        Scritto da: Giuseppe Catalfamo

        Sig. G.

        Ancora la notte, potrei non serrare gli occhi, son già abbastanza avvolto dal buio più torbido, quello della solitudine, quello che ti trasporta in una frazione di secondo dalla tristezza all'odio facendoti scorrere nella mente un'infinita sequenza di volti che pur essendo noti da sempre non... [continua a leggere »]
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          Scritto da: Giuseppe Catalfamo

          Sigilfredo. Il vero "uomo" Infame. (Completo)

          Il volo di mio padre

          17 Novembre 1982. Ore 17.30.
          Scuola Interforze di Telecomunicazioni, Slelmilit Chiavari.
          Compagnia Comando e Servizi.
          Infermeria.

          "Signor Catalfamo vada subito in fureria
          c'è una telefonata per lei".
          "Pino... sono la mamma... papà è all'ospedale,
          vieni subito a casa,
          stai... [continua a leggere »]
          Composto giovedì 19 maggio 2011
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            Scritto da: Giuseppe Catalfamo

            Società sporca

            Ti odio sporca società, ipocrita nelle regole che ci promulghi facendoci credere a dei valori che altro non sono l'esigenza di dover sopraffare e prevaricare il nostro vicino! Ti odio città meschina, che hai reso i miei giorni abulici e senza senso, ci fai credere d'esser liberi, ma con falsità... [continua a leggere »]
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              Scritto da: Giuseppe Catalfamo

              Viviana

              La tua figura dolce e soave che tanto placa la mia tempesta interiore non è più qui, il tuo capo reclinato, che proietta i tuoi fini ornamenti biondicci verso il seno morbido al quale non si possono dare aggettivi per qualificarlo, solo un nugulo di sensazioni, tenerezza, ardore passione... [continua a leggere »]
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