Scritta da: Staff PensieriParole
Oggi è il primo giorno del resto della tua vita.
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Oggi è il primo giorno del resto della tua vita.
C'è uno specchio che fa sparire chi dice bugie. Gattuso dice: "Io penso di essere il più bello"
e sparisce.
Vieri dice: "Io penso di essere il più intelligente"
e sparisce.
Totti dice: "io penso..."
e sparisce.
Consiglio ai genitori dell'alunno M. di parlare con il proprio figlio in quanto dopo ripetuti richiami l'unica cosa che riesce ad esporre ad una qualsiasi domanda ed in giornate diverse è "me ne fotto".
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito, mentre Chuck Norris guarda il suo collo e si appresta a spezzarglielo con un calcio rotante. Nessuno indica un cazzo di niente a Chuck Norris, sa già lui dove guardare.
Ernesto L. e Mauro I. entrano in classe con un bicchiere di urina ancora calda.
Ero al bar vicino alla scuola e ho trovato a prendere un caffè gli alunni Francesco U., N. B., N. V. e L. M. e quando gli ho chiesto perché non fossero a scuola visto che erano le 12:34 loro mi hanno risposto: "Pausa pranzo e poi lei chi è scusi?"
Ho tentato di riportarli in classe ma hanno detto che se li portavo con la forza mi avrebbero scatenato contro i loro avvocati.
M. dopo i miei ripetuti consigli di chiudersi la cerniera dei pantaloni esce dalla classe urlando che aveva caldo e aveva bisogno di prese d'aria per rinfrescarsi.
Pompini a raffica.
Io non ho un brutto carattere. È che la gente rompe i coglioni.
Una signora va in banca di un paesotto con un grosso borsone zeppo di contanti, e dice che vuole depositare trecento milioni di lire. L'impiegato vedendo una grossa borsa di banconote si insospettisce, e la fa parlare col direttore. Quello dice che è possibile, certo, ma - a titolo di precauzione - chiede con circospezione e delicatezza come mai tutte quelle banconote tutte insieme. La signora "oh. Ma non è un problema, non è mica un segreto: questa cifra è il frutto di un paio di scommesse". Il direttore (davvero incuriosito) "se non sono indiscreto, di che scommesse?" La signora: "mah, vede, io sono abituata a fare delle scommesse forti, con forte rischio e forti somme: ad esempio, io potrei scommettere questa intera cifra sul fatto che lei ha le palle quadrate..." il direttore guarda i trecento milioni, pensa che sono anni di stipendio anche per lui, e dopo un po' di esitazione accetta la scommessa. La signora dice: va bene, vengo qui domani mattina con l'avvocato tal dei tali (noto in paese) che faccia da testimone, e se lei ha le palle quadrate mi darà altri 300 milioni, se no io le darò questi". La notte il direttore della banca non riesce a dormire: ha scommesso una bella somma. Ma si alza due o tre volte, va in bagno, si abbassa le mutande e verifica: no, non sono quadrate! Al mattino la signora si presenta in banca con l'avvocato. Si chiudono tutti e tre nello studio del direttore, e la signora chiede (come d'accordo) di vedere le palle. Il direttore abbassa le mutande. La signora sembra perplessa, e chiede: "scusi, posso toccarle per verificare?" Il direttore è un po' imbarazzato, ma davanti ai 300 milioni così vicini dice: "vabbè faccia pure". In quel momento l'avvocato inizia a battere la testa contro il muro. La signora si gira appena verso di lui e dice al direttore: "Lo deve capire. Sa... Stamattina sono stata da lui e ho scommesso con lui mezzo miliardo che entro mezzogiorno le avrei preso le palle in mano".