L'alunno M. G. definisce la scuola come una "donna di strada" dicendo che tutti la frequentano ma nessuno la ama.
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L'alunno M. G. definisce la scuola come una "donna di strada" dicendo che tutti la frequentano ma nessuno la ama.
L'alunno M. G. viene a scuola con le ciabatte ai piedi. Me ne accorgo solo quando lo vedo mentre estrae dal proprio zaino un cuscinetto gonfiabile, lo appoggia sul banco e finge di dormire, russando rumorosamente. Quando viene ripreso, dice che viene a scuola tutti i giorni svegliandosi alle sei, e che quindi ha diritto a delle ore di vacanza retribuite.
L'alunno M. G. viene ammonito per la sua condotta, e in risposta annuncia che domani sarà un giorno migliore. Il giorno dopo arriva in classe con una chitarra finta, intonando la canzone "domani" presente nel cd Artisti Uniti Per l'Abruzzo.
All'entrata della vicepreside in classe, l'alunno M. G. grida più volte ai compagni "forza, cavalieri, massacrate quel mostro!". La vicepreside indignata lo minaccia di far chiamare i suoi genitori, e lui per tutta risposta finge di combattere contro il "mostro" usando come scudo il registro e come spada una forbice, che secondo lui sarebbe invincibile poiché intinta nel sangue di drago. Chiedo l'intervento del consiglio di classe e l'allontanamento dell'alunno per giorni 2 dall'istituto.
Lo studente M. G. imita un noto comico della televisione. Trascrivo le testuali parole: "buongiorno prof, non voglio farla arrabbiare oggi, senno le sale la pressione e poi muore." Sconvolta, vado a chiamare la preside, ma lui cerca di trattenermi strattonandomi per un braccio e gridando "Adrianaaa!" Chiedo l'intervento dello psicologo scolastico.
L'alunno M. G. e alcuni suoi complici, durante l'ora di algebra si alzano e cantano in coro il ritornello di una pubblicità di cereali (credo si chiamino Miel Pops) incitando gli altri studenti ad unirsi al coro.
L'alunno M. viene alla lezione di educazione fisica e scenze motorie in boxer e maglietta, dicendo di aver perso la tuta durante il viaggio alle ultime Olimpiadi, dove dice di aver partecipato a diverse prove come atleta Inglese.
L'alunno M. ha reso la poesia "passero solitario" un'oscenità cambiando le parole a sfondo sessuale e volgare, definendo il passero un "organo di riproduzione maschile" (definito da lui c***o). Chiedo l'allontanamento dall'istituto per giorni 2.
L'alunno M. è stato sorpreso ad organizzare giochi d'azzardo, quali poker e "il gioco delle tre carte" con altri studenti dell'istituto. Chiedo la sospensione dell'alunno e la restituzione di soldi e oggetti vinti, definiti da lui stesso "il malloppo".
Ancora sconvolta dall'accaduto, entro in classe e sorprendo le alunne F. e P. che imitano la pubblicità dei Mikado facendo finta di essere due cavalieri che si affrontano a cavallo, impugnando delle matite.
Poteva essere pericoloso. Chiedo l'intervento dello psicologo della scuola.