Scritta da: Duca Francesco
Mentre ero fuori dalla classe per motivi personali gli alunni hanno legato l'alunno J. perché li irritava il suo modo di parlare.
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Mentre ero fuori dalla classe per motivi personali gli alunni hanno legato l'alunno J. perché li irritava il suo modo di parlare.
L'Alunno M. B. ha rotto il crocifisso della classe e al suo posto ha messo un cartello con scritto "Torno Subito".
Non ho più parole.
L'alunno Francesco U., M. B., N. V. e D. S. hanno scortato fuori dalla classe le ragazze dicendo che avendo fatto parte dei provini di "Gli Amici di Mari De Filippi" sono contaminate e da mettere in quarantena.
L'alunno M. B. dopo una interrogazione di Biologia da 3, dice di essere disonorato e con l'aiuto dell'alunno Francesco U. pratica l'Harakiri. Invio in presidenza gli alunni suddetti.
Poco prima della fine delle lezioni, durante lo scompiglio generale Francesco U. e M. B. sono sgattaiolati nell'ufficio del preside accendendo il microfono e urlando a tutta la scuola con il sottofondo dell'inno italiano: "Popolo Italiano! Questa orrenda dittatura è finita ed adesso fuggite finché siete in tempo!"
Purtroppo prima che qualcuno riuscisse a fermarli sono fuggiti dalla scuola con gli alunni che cantavano l'inno italiano ancora in sottofondo.
La classe durante la lezione parte con un coro di "Roventa per chi non si accontenta" mimando i versi di stirare e pulire la casa.
Durante l'ora di storia l'alunno Francesco U. e i suoi soliti accoliti hanno simulato la battaglia delle Termopili e come armi usano i banchi e le sedie, inneggiando alla violenza l'intera classe.
Ero al bar vicino alla scuola e ho trovato a prendere un caffè gli alunni Francesco U., N. B., N. V. e L. M. e quando gli ho chiesto perché non fossero a scuola visto che erano le 12:34 loro mi hanno risposto: "Pausa pranzo e poi lei chi è scusi?"
Ho tentato di riportarli in classe ma hanno detto che se li portavo con la forza mi avrebbero scatenato contro i loro avvocati.
Francesco U., a cui era stato dato il compito di scavare tra la creta per i compagni insieme a M. B., si è ribellato a me, professoressa, perché riteneva ingiusto il fatto che lui ed il suo compagno "minatore", non avessero un canarino per i veleni che esalava la creta, e per il fatto che non pagavo la tassa del "sindacato", di cui Francesco U. sarebbe rappresentate.
L'alunno F. e l'alunno M. B. hanno teso una trappola in sala professori a me sudetta con dei fucili ad acqua.
Ho mandato i ragazzi in presidenza ma non sembra aver sortito effetto quindi chiedo che sia mandata una lettera ai suddetti genitori.