Impenitente

Nella frase "Nulla se mi considero. Molto se mi paragono." di Ornella Angeloni
C'è una terza calamità ed è il nulla assoluto in cui è precipitata la sinistra...
14 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "Vedi amore nel cielo non succede più niente..." di Marco Panizza
Scheggia carissima, ti ringrazio per il generoso carina ma sorvolerei ampiamente circa l'opportunità di postarla...
Come slogan pubblicitario per un adesivo, che dire: Sarà toga? BUhu non saprei... Secondo me non intAttack le abitudini dei consumatori di Coccoina e la cosa mi un po' mi Scotch.
14 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "Passata è la tempesta: Odo augelli far festa..." di Giacomo Leopardi
Vi prego: ditemi che Sonia ha solo cinque anni...
14 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "Punto di vista: l'inferno è il paradiso del..." di Klara Erzsebet Bujtor
Bea, ho già prenotato il mio posto all'Inferno-Inferno e non posso più disdire. Però, chissà, magari vi raggiungo all'Inferno-Paradiso per una breve visita e per conoscere di persona la brunetta dei Ricchi e Poveri.
14 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore."
Bea, stai sostanzialmente dicendo le mie stesse cose (solo che a me hanno moderato il commento per cui tu non puoi ancora averlo letto! A proposito Mister Staff, visto che tanto leggi tutto, mi puoi dire qui quale impronunciabile parola ho utilizzato nel mio comm. #61? Grazie...)
Viviamo vecchi tempi tecnologicamente evoluti.  Il punto è esattamente questo. Dobbiamo far si che i tempi diventino davvero moderni, moderno l'approccio ai problemi, moderne le soluzioni, moderna la politica, moderni i cittadini. I mercati sono già moderni, la Finanza è già moderna.
Perché è importante la rivoluzione industriale? Per le innovazioni tecnologiche? Per la nascita delle fabbriche? Certo ma anche, e soprattutto, perché cambiò radicalmente il modello di società! Oggi sta avvenendo esattamente la stessa cosa: ieri i contadini presero a spostarsi dalle campagne alle città; oggi i cittadini si stanno proiettando verso "agglomerati urbani virtuali" transnazionali, senza confini né nazionali né geografici. Non è un cambiamento da poco. Nel 1900 un operaio che doveva viaggiare probabilmente avrebbe preso in considerazione un trasferimento in carrozza trainata da cavalli. Oggi (solo cento anni dopo!) ti colleghi a internet, compri il biglietto più economico per il primo volo in partenza e in due ore sei duemila chilometri di distanza. Ieri Roma-Milano era un viaggio che poteva durare anche giorni. Oggi ti colleghi in videoconferenza e, in tempo reale, sei a Pechino o New York. La società è e sta cambiando. E quindi deve cambiare anche il nostro approccio nel parlare di tematiche e di problematiche sociali. Lo sciopero era uno strumento di lotta efficace perché si sapeva chi era il padrone: era una persona fisica, in carne ed ossa, col vestito sartoriale, la villa fuori città e il macchinone per spostarsi. Oggi  chi è il padrone? La società X che appartiene alla società Y che è controllata dalla società Z che è finanziata dalla società W ecc. ecc. Ma contro chi si fa sciopero? Manca la controparte! Oggi non si sa più chi è il padrone...
Io, lo dicevo anche nel commento prima censurato, non ho suggerimenti: non sono né un sindacalista, né un politologo, né un sociologo, né tanto meno un astrologo. Ma so che se non riusciamo a liberarci la mente da concetti, per carità!, validissimi ma ormai desueti non andremo da nessuna parte.
P.S. Volutamente non ho parlato di politica: quando lo faccio, in genere, riesco a farmi detestare sia da destra che da sinistra. E comunque si: anche la politica è cambiata! Anzi, più che cambiata è morta (si lo so, "morte" è una parola censurata ma vaffanculo: la dico lo stesso!).
14 anni e 5 mesi fa
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