Yeratel, mi stupisce il tuo commento 15) e mi auguro di aver interpretato male la frase: “potreste smettere pure voi... (di pubblicare) diversamente non essendoci precisi canoni di inserzione bisognerebbe accettare!"
Credo che ognuno di noi sia in grado di accettare serenamente il fatto che quello che scriviamo può anche non piacere, ma la sincerità non deve mai, e dico mai, diventare brutalità.
E non deve nemmeno essere esibita come scusante per mascherare ipocrisie, antipatie, o qualunque altro sentimento che nulla a che vedere con la sincerità di pensiero e di opinione.
Quello che invece ritengo non si debba accettare nel modo più assoluto, è la maleducazione, la violenza verbale, le offese gratuite e la mancanza di rispetto nei confronti di chicchessia.
Dove credete arriverà questo mondo, se invece di adoperare gentilezza, educazione e rispetto, ci si “prende a botte” pur di far sentire la propria voce? Non si può accettare questo, come fosse una regola di sopravvivenza!
Se si è sinceri ma gentili, si verrà ripagati con altrettanta affabilità. Diversamente, si innescano meccanismi difficili da gestire e che comunque sconfinano sempre in territori poco piacevoli per chiunque.
Gentilezza non significa ipocrisia!
In ultima analisi, yeratel, direi che non vi è nulla di scandoloso nell'ignorare qualcuno. Così come nella vita reale, che viviamo quotidianamente, vi sono persone che democraticamente
siamo liberi di non frequentare perché incompatibili con il nostro carattere, con i nostri princìpi e quant'altro, o anche solo per un puro senso di antipatia che nasce spontaneo, allo stesso modo siamo liberi di decidere di non interagire con alcuni utenti di un sito letterario, senza per questo diventare colpevoli di alcun
reato.
Ignorare a volte è il modo migliore per rispettare le suddette regole di buona convivenza, qualora fosse appurata l'incompatibilità fra le parti, di qualunque genere essa sia.
Io sono una di quelle persone che ama il quieto vivere, e mi auguro che il cordiale saluto che rivolgo a tutti voi, sia accolto e ricambiato con altrettanta sincerità d'intenti.
P.S. chiedo scusa a Giorgio, per aver approfittato del suo spazio.
14 anni e 8 mesi fa
Risposte successive (al momento 39) di altri utenti.
Lo penso anch'io, Francesco... ma chi legge non sempre può sentire la potenza di un sentimento dirompente, che si manifesta ai loro occhi sotto forma di parole. E' normale che sia così, e lo accetto serenamente, perché so che provare a descrivere un sentimento, è la cosa più difficile al mondo. Non per questo smetterò di provarci, è così bello far cantare il cuore... :)
14 anni e 8 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Ho letto tutti e cinque i tuoi "canti dell'anima": è stato come sentire il crescere di una musica, quasi come fosse il bolero di Ravel, danzato da un cuore seducente, che avanza a passo leggero verso "il bagliore immenso e più profondo dei desideri dove dimorano solo sogni e stelle".
Straordinario, Nicola...
14 anni e 8 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
L'unico "Ti Amo" che conta, è quello sussurrato da due anime, che s'incontrano e s'abbracciano nella profondità di un mistero che rimane invisibile e sconosciuto agli occhi di chi guarda. Un abbraccio che mantiene la sua forza ed il suo calore vitale anche quando il tempo, lo spazio e la vita complottano per tenere divisi i corpi, le voci e tutto ciò che non vive nel mistero del profondo...
14 anni e 8 mesi fa
Risposte successive (al momento 10) di altri utenti.
Credo che ognuno di noi sia in grado di accettare serenamente il fatto che quello che scriviamo può anche non piacere, ma la sincerità non deve mai, e dico mai, diventare brutalità.
E non deve nemmeno essere esibita come scusante per mascherare ipocrisie, antipatie, o qualunque altro sentimento che nulla a che vedere con la sincerità di pensiero e di opinione.
Quello che invece ritengo non si debba accettare nel modo più assoluto, è la maleducazione, la violenza verbale, le offese gratuite e la mancanza di rispetto nei confronti di chicchessia.
Dove credete arriverà questo mondo, se invece di adoperare gentilezza, educazione e rispetto, ci si “prende a botte” pur di far sentire la propria voce? Non si può accettare questo, come fosse una regola di sopravvivenza!
Se si è sinceri ma gentili, si verrà ripagati con altrettanta affabilità. Diversamente, si innescano meccanismi difficili da gestire e che comunque sconfinano sempre in territori poco piacevoli per chiunque.
Gentilezza non significa ipocrisia!
In ultima analisi, yeratel, direi che non vi è nulla di scandoloso nell'ignorare qualcuno. Così come nella vita reale, che viviamo quotidianamente, vi sono persone che democraticamente
siamo liberi di non frequentare perché incompatibili con il nostro carattere, con i nostri princìpi e quant'altro, o anche solo per un puro senso di antipatia che nasce spontaneo, allo stesso modo siamo liberi di decidere di non interagire con alcuni utenti di un sito letterario, senza per questo diventare colpevoli di alcun
reato.
Ignorare a volte è il modo migliore per rispettare le suddette regole di buona convivenza, qualora fosse appurata l'incompatibilità fra le parti, di qualunque genere essa sia.
Io sono una di quelle persone che ama il quieto vivere, e mi auguro che il cordiale saluto che rivolgo a tutti voi, sia accolto e ricambiato con altrettanta sincerità d'intenti.
P.S. chiedo scusa a Giorgio, per aver approfittato del suo spazio.
Francesco, con le vostre parole avete già dato il massimo al mio cuore!
Grazie davvero, Francesco, Tindara, Silvana, Rocco, Marco e Giorgio.
Farò leggere i vostri commenti a Chantal, anche lei vi ringrazierà.
Un abbraccio
Straordinario, Nicola...
Senza cuore, non si decolla.