Ciao Carlo, questa poesia mi era sfuggita, è bellissima . Entra nel profondo dell'anima di chi la legge. Anche tu, come il compositore, con la tua POESIA doni il piacere di un brivido di passione .
Un caro saluto.
11 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Io con tutto il rispetto per Arthur Schopenhauer credo che la capacità di provare dolore non stia nell'intelligenza , ma nella sensibilità che ognuno di noi possiede. La sensibilità è un dono della natura e dipende dalla capacità dall'essere compassionevole.
Ci sono tante persone di intelligenza notevole, ma arride e indifferenti difronte al dolore.
Io credo che sia la paura di guardarci dentro, la poca autostima ,e una buona dose di menefreghismo anche verso se stessi.
Si sceglie sempre la strada più facile dell'apparenza credendo di essere furbi, ma...quanto si sbaglia!...Spesso ce ne rendiamo conto quando è troppo tardi.
Ciao.
11 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Un caro saluto.
Ci sono tante persone di intelligenza notevole, ma arride e indifferenti difronte al dolore.
Ciao
E' una buona regola per aver ammirazione di se ma anche degli alti.
La felicità, (scusami ciò che scrivo è solo un'oppinione ) è un'altra cosa.
Ciao.
Ciao
Si sceglie sempre la strada più facile dell'apparenza credendo di essere furbi, ma...quanto si sbaglia!...Spesso ce ne rendiamo conto quando è troppo tardi.
Ciao.
C'è anche il momento in cui chi ci sta vicino dovrebbe avere la sensibilità di cogliere l'esigenza di desiderare di stare soli, in silenzio.
E' vero, anche , che non sempre abbiamo questo potere o possibilità ed allora dobbiamo adattarci alle circostanze.
Purtroppo, ciò succede spesso e c'è sempre chi applaude...