Caro Vincenzo per intelligenza sociale intesa come sensibilità faccio riferimento, al modo di porci nei confronti degli altri, esiste un modo comune di affrontare situazioni di vita quotidiana che non hanno una caratterizzazione specifica per ogni individuo, semplicemente si ci comporta in una determinata maniera perchè è quella corretta per interagire con gli altri, la società non trasmette questi modi in maniera palese ma secondo convenzioni che sono proprie del vivere, non è una persona o un gruppo di persone a decidere come si ci debba comportare in quelle situazioni a cui faccio riferimento ed in cui si adopera l'intelligenza sociale a cui sempre faccio riferimento, un esempio potrebbe essere quello relativo a culture diverse dalla nostra, da quella occidentale intendo, esistono culture come quella orientale in cui il rispetto per il prossimo è un valore insostituibile e culture in cui questa cosa non ha la stessa valenza, ciò induce comportamenti differenti all'interno della società nel modo di rapportarsi delle persone, senza precludere in alcun modo la possibilità del singolo di esprimersi, a cui lei fa rieferimento e che è cosa ben diversa, l'intelligenza sociale è sensibilità sociale che non ha nulla a che vedere con la sensibilità d'animo relativa a l'espressione del singolo.
Pensandoci si sembrerebbe valida come idea, ma quanto l'individuo è felice senza che siano felici gli altri che gli stanno intorno? Una felicità personale è puramente materiale ed è di per se effimera, mentre la felicità dei sentimenti è eterna costituisce l'essenza stessa del nostro vivere, se noi tutti saremo felici rendendo felici gli altri saranno felici anche coloro che verrano dopo di noi.... Io la vedo così.
Credo che la cosa più grande delle due sia lasciarsi amare ....a volte amare e fin troppo semplice ....in ogni momento della nostra esistenza c'è sempre qualcosa che amiamo anche quando stiamo male per qualcosa o per qualcuno, anche quando non ce ne rendiamo conto perché la nostra esistenza è assorbita da mille impegni da mille incomebenze, perchè vivere e amare sono la stessa cosa ... ****
per Luisa L'amore non è solo soffrire, so che la sua mancanza ti logora, ma la sua vicinanza non sarebbe la sua felicità e quindi nemmeno la tua, se lo ami veramente, se il suo volere è il tuo, allora, amalo comunque, ricordalo dentro di te per sempre con felicità, perché la sua felicità vive con la tua, l'amore per lui ti guiderà solo così rinnoverai la serenità dei tuoi giorni alleviando il tuo dolore, e forse un giorno lo ritroverai, lui tornerà, e tu sarai pronta e non ti sarai lasciata andare, forse ti ama ma non sa o non vuole ammetterlo, l'amore sul nascere ha di questi infantilismi.
Purtroppo ti capisco anche io considero da schifo il mondo che siamo obbligati a vivere, ma l'odio la rabbia che accumuli con tutto il male che devi vivere dovrebbe darti la forza, la forza per combattere, per poter vivere la vita come la vuoi tu, con la bellezza e la felicità che cerchi, l'odio di cui parli dovrebbe essere per te come un urlo di carica prima dello scontro finale.
"Spartani, fate una ricca colazione e mangiate molto, perché questa notte ceneremo nell'Ade!"