"Madre Natura non frequentò lezioni di geometria in un istituto, ne lesse mai i libri di Euclide di Alessandria. La sua Geometria è irregolare, ma possiede una logica propria e facile da comprendere (Nassim Nicholas Taleb, il cigno nero)". Questa citazione fa comprendere come la natura nella sua complessità abbia insito un segreto di bellezza e di perfezione che solo l'intelligenza umana è in grado di cogliere in maniera diretta, per dirla prosaicamente la matematica non si inventa,. si scopre, questa è parte integrante della natura e della sua complessità. La contemplazione della natura ci da modo di intuire come in tanta bellezza e perfezione vi possa essere forse un atto creativo che è proprio di un entità superiore, ma non si tratta di misticismo o di paranormalità per dirla come Darwin di un sesto senso, al contrario è la materialità che ci parla. La scienza del XX secolo ci ha avvicinato alla trama dell'universo, allo spazio tempo della relatività ed al microcosmo della meccanica quantistica, e la scienza attuale ci sta portando ad una migliore comprensione di come si organizza la nostra realtà. Ma la vera grandezza della scienza, e quindi della matematica, sta nel valore della sua utilità e solo adesso al principio del XXI secolo stiamo cominciando a comprendere le scienze complesse. La matematica diventa quindi un'estensione della nostra percezione, che ci permette, di abbattere i limiti propri del concetto di sopravvivenza e quindi di selezione naturale, in ultima analisi la ragione e quindi la scienza da essa derivata ci permetterà di oltrepassare i limiti propri imposti dalla natura alla nostra sopravvivenza, abbattendo le frontiere dell'umana esperienza, comprendendo la pochezza dell'umana esistenza, ma al contempo mostrando alla natura quanto siamo forti dei suoi insegnamenti e della sua perfezione.
Chi non usa il nostro nome non ci considera, è questa la verità, pronunciare il nome di una persona è il primo gesto d'amore, spesso è un gesto scontato per molti ma non lo è, è qualcosa di profondamente intimo, il modo di essere chiamati predetermina quello che saremo quello che vivremo, e se già quando hai scritto questa poesia avevi difficoltà nel pronunciare il suo nome, questo vuol dire che lo avevi già abbandonato a se stesso, vai avanti non pensare più al passato e il suo nome con il suo ricordo si sgretolerà come un castello di sabbia.... comunque molto intensa e bella la poesia complimenti!
non però quando il cuore e la mente confluiscono la loro percezione in un armonico sentire il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce solo quando è accecato dall'intensità di ciò che avverte .... Grazie Aurora per essere passata!!
beh rest anche da capire se in un mondo in continua evoluzione sia un pregio o un difetto essere giovani o essere vecchi, forse il vero pregio rimane nell'essere in una posizione di mezzo giovani ma mai abbastanza vecchi ma mai abbastanza..... ingenui ma mai abbastanza, alla fine forse si vive meglio così, che completamente furbi o completamente ingenui...
Ecco perchè il paganesimo e l'idolatria sono sbagliati: chiedono fisicita senza restituire metafisicità, l'amore però è intrinsecamente metafisico, per questo l'amore non deve essere solo belvedere di tramonti ma anche esito di braccia che attendono senza stancarsi, le carezze non possono esistere senza condivisione, siamo noi a dare il permesso per essere amati avvinti nelle braccia dell'altro, se si chiedono carezze e amore senza restituirne, allora e solo egoismo e solo vanità!!
Mi ricorda un verso di una poesia .....che però non ha nulla a che fare con il tono della tua
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E io rido, piango e rido,
Parlo e non so che dire.
(Paul Eluard)
Ogni amore quando è veramente intenso inizia e finisce con riso e pianto, Gioia e Malinconia nel suo avvicendarsi, sarcasmo e tristezza nel suo abbandonarci....poche persone ci riescono.....poche persone speciali!!
Ti capisco Maria, ma nel paesaggio cosa puoi constatare se non ciò che è pratico e reale, quella praticità e realtà hanno più sentimento sudore e amore di quanto tu non possa immaginare, sono le immagini che trasmettono queste sensazioni, dipende da quella che è la tua predisposizione noi siciliani siamo spesso molto visivi .....
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E io rido, piango e rido,
Parlo e non so che dire.
(Paul Eluard)
Ogni amore quando è veramente intenso inizia e finisce con riso e pianto, Gioia e Malinconia nel suo avvicendarsi, sarcasmo e tristezza nel suo abbandonarci....poche persone ci riescono.....poche persone speciali!!