Donatella

Profonda, ruvida al tatto e ben visibile agli occhi.

Grazie, l'ho scritta con amore e sarei felice che trasmettesse questo sentimento a chi la legge.

il dolore sordo... e' quello che ti devasta, quello che rimbomba dentro senza uscire al di fuori di te e non viene percepito e capito da chi ti sta vicino, e' quello insopportabile, quello che vivi da sola senza poterlo condividere.

Peggio ancora quando lo si nasconde dietro un sorriso.

Sai Vincenzo io mi ritengo un diesel.... per apprendere e capire qualcosa a fondo mi serve il mio tempo ma una volta che ho assimilato sono un fiume in piena, non mi ferma nessuno, il problema è che persone come te che hanno ancora la "pazienza" e la "voglia" di spiegare non ci sono quasi più, anzi devi avere la palla di vetro per immaginare, capire e applicare il pensiero di chi hai davanti. A volta un semplice esempio senza parolone altisonanti rendono il pensiero più difficile alla portata di tutti.

Ale ho come l'impressione che ti senta offeso  ma sai benissimo che non è da me farlo. Scrivo quello che vedo intorno a me nella quotidianità, poi come tutte le cose ci sono uomini che ogni donna vorrebbe al suo fianco, persone come mio fratello che ha amato la sua donna nella vita e tutt'ora è la sua vita senza nulla togliere a se stesso, l'ha sostenuta  fino all'ultimo abbraccio in cui ha finito di soffrire, ma questi sono molto pochi rispetto a tutto il resto. E molte volte il "maschietto" ragiona più con gli attributi che con il cervello.
Senza voler essere volgare dalle mie parti esiste un detto vecchio come il mondo: "Tira più un pelo di f*** che un carro di buoi!" e nei campi con il carro e i buoi ci andavo gli uomini!

A questo Pino non ci avevo mai pensato!! :)))

Prometeo hai ragione la quiete dopo la tempesta è la cosa più bella... vivi la serenità nella completezza e ti accorgi di tanti particolari che prima non avevi tralasciato e compreso. Però non tutte sono tempeste perfette... anzi molto poche lo sono e chi ne esce può solo ritenersi un miracolato.