Fiorella Cappelli

Il frutto del vivere ha sempre contenuto in sé il bene e il male; per ogni frutto andato a male ce ne sarà sempre un altro che saprà farsi gustare.

Non volevo dare "una misura al dolore" con la costrizione delle parole, dopotutto è sempre poesia ciò che esce dal cuore, anche quando facciamo prosa.

Già...
Bisogna sempre pensare con la "propria" mente. Consapevoli, nel dire e nel fare.Senza "disobbedienza" non c'è confronto.

Quasi...catartica.D'effetto!

Commenti apprezzati e molto sentiti ma non sempre si può portare appresso ciò che ci fa stare male. La vita è fatta di scelte.

Ho trattato questo argomento forte, in una mia poesia,STUPRO, presente già da tempo in questo sito, proprio a voler denunciare l'ennesima violenza sulle donne, dopo aver posato gli occhi sulla cronaca di un giorno qualunque. La tua poesia è bella ma " quel trafitta da una spada" nel titolo e nel testo a me ha dato fastidio leggerlo, si vede con forza il "punto di vista maschile della situazione" Non è l'essere "trafitti da una spada", non è questo il concetto, si è "CALPESTATI NELL'ANIMA e resta dentro la rabbia e il dolore, nella maggior parte dei casi, di non avere mai giustizia"può essere una donna, un ragazzo, un bambino...chiunque  a subire violenza e a trafiggere non sono solo spade, a volte sono TIR interi che passano sul corpo e sulla vita di persone più deboli.
Comunque un merito, per aver trattato l'argomento.

Il significato della vita si scopre...vivendo ma c'è chi i pregiudizi se li porta dentro.

Siamo nati senza ali, Alessandro e ci vuole tutta una vita per riuscire a sentirne il fremito di due, accanto a noi...

Non sempre il vuoto deve necessariamente essere "riempito " con qualunque cosa; se non ne vale la pena, nei ricordi andati è meglio un vuoto pulito che un pieno da svuotare.
Con simpatia e stima